Ci siamo! È arrivata la neve (molto poca purtroppo) e siamo riusciti a completare in tempo l’ultimo step del programma dei lavori previsti per il 2024 per la Revisione Generale per il Proseguimento dell’Esercizio della seggiovia ed ecco a voi l’ultimo comunicato previsto per questo anno. Infatti i lavori saranno interrotti per poter affrontare la stagione sciistica alle porte ma, come da programma, in primavera riprenderanno con tutto l’impegnativo lavoro da effettuare sulla Stazione Motrice, cioè quella situata a monte in prossimità della vetta del monte Amiata.
Dopo aver completato i controlli sulla linea (piloni e rulliere), abbiamo dovuto attendere che fosse disponibile la squadra degli operai specializzati e l’attrezzatura idonea, per dare inizio al lavoro dello smontaggio della stazione di rinvio e questo ci ha fatto andare un po’ lunghi con i tempi!
La stazione di rinvio si trova al Prato delle Macinaie ed è quella dotata del sistema mobile di tensione del cavo, cioè quel sistema che serve a compensare le variazioni delle sue catenarie a causa del cambiamento del carico sull’impianto. In pratica al variare del carico (passeggeri) la puleggia (quella grossa ruota in acciaio con i raggi verniciata di giallo), collegata ad un carrello in acciaio (carrello tenditore), si sposta indietro o in avanti su un binario al variare del carico mentre il contrappeso mantiene costante la tensione del cavo.
Si è partiti subito mettendo “in tiro” il contrappeso da 186 KNw (circa 190 quintali) che è stato immobilizzato in una posizione che ha consentito di liberare dalla tensione il carrello tenditore collegato alla puleggia di rinvio. Il bloccaggio del contrappeso ci ha consentito di effettuare in sicurezza lo smontaggio delle due pulegge di compensazione e deviazione che servono a collegare attraverso la fune tenditrice il contrappeso al carrello tenditore, contemporaneamente è stata anche tolta la fune tenditrice. Una volta a terra queste pulegge sono state, prima verificate attraverso esami specifici insieme ai relativi perni, e poi, dopo aver cambiato i cuscinetti a sfera, riverniciate e rimontate.
Dopodiché si è passati allo smontaggio del carrello tenditore. In primo luogo è stata messa in tiro e bloccata la fune portante/traente e grazie a questa operazione è stato possibile levare la fune dalla gola della puleggia che a questo punto era libera da ogni collegamento con la fune. Questo ci ha consentito, con l’ausilio di una apposita gru montata su un automezzo, di poter disassemblare dalla struttura portante il gruppo puleggia carrello tenditore che, opportunamente agganciato, è stato sceso a terra.
Una volta a terra tutte le componenti del sistema sono state smontate. Come prima cosa sono stati verificati i quattro rulli che fanno muovere il carrello nella guida, cambiati i cuscinetti, controllati i perni e riverniciati. Dopo è stato il momento dei controlli specifici sulla puleggia e sul suo grande perno in acciaio, elemento importantissimo in quanto soggetto a forti tensioni e sollecitazioni. Dopo aver sfilato il perno dalla sede con un apposito macchinario a pressione, sono stati effettuati gli esami di controllo dell’integrità di ogni elemento da parte di tecnico specializzato e quindi si è proceduto alla pulizia e verniciatura delle parti in acciaio di carrello e puleggia. Da ultimo, dopo aver sostituito i grandi cuscinetti a sfera dell’alloggiamento del perno, è stato riassemblato il tutto e rimontato in sede. Nel frattempo una squadra aveva provveduto allo smontaggio, controllo e rimontaggio delle rulliere di stazione e del primo pilone, con la sostituzione di tutti gli elementi che presentavano segni anche lievi di usura. Riassemblato il tutto, il sistema del contrappeso è stato riagganciato al carrello tenditore con una nuova fune tenditrice in modo da essere pronti per la sostituzione della fune portante/traente, consegnata in cantiere pochi giorni prima.
In primo luogo è stato allestito e preparato il cantiere posizionando nell’area della stazione di partenza la bobina contenente la nuova fune (circa 140 quintali di peso) ed un potente argano elettrico.
Una volta pronti Il capo testa della nuova fune è stato collegato alla vecchia e così grazie all’argano è stata recuperata la fune vecchia mentre si svolgeva e prendeva posizione sui piloni quella nuova. Questa operazione è durata 2 giorni ed ha visto sempre degli operatori a sorvegliare il camminamento della fune nuova lungo la linea anche per garantire che tutto si svolgesse in sicurezza. Una volta compiuta tutta l’operazione si è proceduto all’impalmatura della fune, cioè il congiungimento dei due capi della fune per creare un anello continuo. Questa operazione può essere effettuata solamente con la presenza di un tecnico specializzato dotato di un apposito patentino rilasciato dalle autorità competenti.
La spiegazione di come avviene questa delicata e complessa operazione la potete trovare su vari canali TV che ne hanno ripreso i passaggi fondamentali. Completata l’impalmatura è stata riposizionata la fune nella gola della puleggia e si è proceduto all’esame magneto-induttivo della fune per verificare che nessun danneggiamento fosse stato provocato durante le operazioni di montaggio. Questo esame, che serve a controllare in maniera dettagliata lo stato della fune, viene ripetuto a scadenze predeterminate dalle norme per garantire la sicurezza di esercizio dell’impianto. L’impianto poi è stato fatto girare per alcuni giorni per consentire alla nuova fune di assestarsi ed allungarsi come previsto dalle sue specifiche tecniche in funzione della lunghezza dell’impianto. Una volta finita questa operazione si è proceduto al rimontaggio delle sedie in modo da poter procedere al carico simulato dell’impianto attraverso sacchi di sabbia necessario per effettuare i controlli annuali ed in questo caso anche per la visita degli Ispettori dell’Ente (A.N.S.F.I.S.A.) preposto a rilasciare il nulla osta all’esercizio, visita prevista ogni tre anni ma che in occasione della Revisione Generale verrà effettuata anche l’anno prossimo per verificare tutte le attività di controllo e lavoro che effettueremo a partire da aprile 2025.
Ovviamente, nei momenti in cui non eravamo impegnati nelle lavorazioni sulla seggiovia, abbiamo effettuato i controlli previsti dalle normative anche degli altri impianti a fune, gli skilift Jolly, Asso di Fiori e Bellaria e provveduto al montaggio e revisione dei ganci e all’allestimento delle partenze e degli arrivi. Inoltre la società si è impegnata al limite delle proprie risorse e possibilità per potenziare l’offerta turistica invernale nelle aree di propria competenza. Abbiamo proceduto all’acquisto di un tappeto di
“finta neve” (Neveplast), che è stato posizione lungo il tracciato dello skilift Asso di Fiori per permettere il suo utilizzo invernale anche senza necessità di innevarlo artificialmente.
Va precisato che questo sistema potrà essere anche adoperato in estate utilizzando l’impianto per la risalita con le biciclette in quanto la superficie liscia priva di asperità consente la risalita sicura anche con i mezzi a due ruote, ovviamente prima dovranno essere installati gli appositi elementi di traino certificati per lo scopo. È stato acquistato ed è in fase di consegna il prolungamento fino a 100 metri il nuovo Tapis Roulant (nastro trasportatore) posizionato nella zona finale della pista Direttissima, adiacente alla partenza della seggiovia “Macinaie”, per ampliare ancora di più l’area di apprendimento dello sci rendendo la salita sulla pista da sci accessibile e sicura anche ai più inesperti.
Tutto quello che era in nostro potere fare per rendere possibile una gratificante stagione invernale è stato fatto, con un impegno totale e continuo della società sia sul fronte operativo che di quello degli investimenti.
Adesso è arrivata questa poca neve che, anche se ci provoca disagi per completare le lavorazioni ancora in corso, è sempre benvenuta!! Se la sciroccata prevista per venerdì e sabato non farà troppi danni, proveremo a farvi una sorpresa aprendo qualcosa per domenica 15 dicembre. Poi chiuderemo per una settimana per consentire l’effettuazione della visita ispettiva da parte dell’Autorità di sorveglianza e per cercare di completare il montaggio del prolungamento del nastro trasportatore. Dopo vedremo come sarà la situazione neve, anche se le previsioni purtroppo non promettono bene.
Dopo tutto il lavoro fatto ora comincia la parte per tutti noi più difficile, aspettare e sperare in un inverno con tanta neve e freddo. Con questa speranza vi aspettiamo tutti sull’Amiata.